SearchGPT: Cos’è e come funziona il motore di ricerca di OpenAI
SearchGPT sta rivoluzionando il modo in cui cerchiamo informazioni online con un approccio completamente nuovo e conversazionale. Non si tratta più di leggere un elenco di link e decidere cosa aprire, ma di ottenere risposte precise e affidabili direttamente all’interno della chat. Il tutto avviene in pochi secondi, grazie alla combinazione tra l’intelligenza artificiale di OpenAI e la capacità di cercare sul web in tempo reale.
Lanciato il 31 ottobre 2024 e integrato in ChatGPT, SearchGPT è progettato per capire se una richiesta dell’utente necessita di dati aggiornati. In tal caso, il sistema esegue automaticamente una ricerca sul web, restituendo una risposta sintetizzata ma supportata da fonti esterne autorevoli. Questo rende la ricerca molto più diretta rispetto ai motori tradizionali, e soprattutto molto più conversazionale.
La vera forza di questo strumento sta nella sua naturalezza d’uso. È possibile chiedere qualsiasi cosa come se si stesse parlando con una persona reale. Una domanda come “Organizza un viaggio di cinque giorni in bicicletta in Trentino in un periodo con clima mite” non confonde l’IA, ma la guida nella creazione di un itinerario su misura. Il contenuto della risposta non è solo coerente, ma anche aggiornato, grazie alla consultazione delle ultime informazioni disponibili online.
Dopo una prima fase riservata agli abbonati Plus e Teams, SearchGPT è ora accessibile gratuitamente a tutti. Basta accedere al proprio account ChatGPT da desktop o da mobile per visualizzare l’icona con il globo, posizionata accanto alla graffetta degli allegati. Cliccandoci, si attiva la modalità di ricerca web, che viene utilizzata ogni volta che è necessario integrare la risposta con contenuti freschi e attendibili.
Per garantire la qualità delle informazioni, OpenAI ha avviato collaborazioni con importanti fonti giornalistiche e data provider, come Reuters, Associated Press e Financial Times. Questo significa che ogni volta che SearchGPT consulta il web, lo fa attingendo da siti affidabili, e non da fonti poco trasparenti. Nella risposta finale, inoltre, vengono indicati i link originali delle fonti, così che l’utente possa approfondire se lo desidera.
A differenza dei motori di ricerca tradizionali, SearchGPT non costringe a confrontare manualmente dieci link. Fornisce direttamente una sintesi contestualizzata e pronta all’uso, risparmiando tempo e migliorando l’esperienza d’uso. Il vantaggio principale è l’efficienza, ma altrettanto importante è la qualità dell’informazione, che proviene da contenuti verificati e viene presentata in modo chiaro e ordinato. L’esperienza è fluida anche per chi ha poca dimestichezza con la tecnologia o con termini specifici.
Questo nuovo approccio alla ricerca ha un impatto diretto anche sul mondo della SEO. Se gli utenti trovano risposte direttamente da un assistente intelligente, il traffico verso i siti tradizionali potrebbe calare. Tuttavia, diventa ancora più essenziale produrre contenuti di valore, capaci di emergere come fonti preferite dall’intelligenza artificiale. Si apre così una nuova fase anche per i professionisti del digitale, che dovranno imparare a dialogare con l’IA, proprio come oggi fanno con Google.
Con SearchGPT si entra in una nuova era della conoscenza. L’intelligenza artificiale non solo comprende il linguaggio naturale, ma lo utilizza per rendere più umano e diretto l’accesso all’informazione.
Gli utenti ricevono risposte personalizzate e sempre più precise, in un’esperienza che somiglia sempre meno a una ricerca e sempre più a una conversazione.
È un cambiamento profondo, che segna l’inizio di un nuovo modo di interagire con il sapere online.